Dermatite

Dermatite Atopica

La dermatite atopica è la più comune malattia infiammatoria cronica della pelle…

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Dermatite Atopica

La dermatite atopica è la più comune malattia infiammatoria della pelle con andamento cronico-recidivante.
Colpisce il 10-30% dei bambini e il 2-10% degli adulti.
Circa il 60% dei soggetti presenta le lesioni durante il primo anno di vita e il 90% entro il 5 anno di vita.

Dermatite Atopica

Patogenesi

La dermatite atopica ha una patogenesi complessa, in cui fattori genetici, immunologici, ambientali portano a una disfunzione della barriera cutanea e a una disregolazione del sistema immunitario.

Esistono due principali fattori di rischio per lo sviluppo della dermatite atopica:

difetti genetici nel gene FLG (filaggrina):
Il gene FLG codifica per la proteina filaggrina che si trova nello strato granulare dell’epidermide ed insieme ad altre proteine strutturali determina la formazione di una barriera cutanea integra. Le mutazioni nel gene della filaggrina sono state
riscontrate nel 30% dei soggetti europei con dermatite atopica, determinando una disfunzione di barriera cutanea con un’alterata permeabilità a microbi, allergeni e aumentata perdita di acqua transepidermica. Inoltre comportano la presenza di una patologia a insorgenza precoce, severa e ricorrente, spesso associata all’asma.
storia familiare di atopia:
circa 1/3 dei pazienti con dermatite atopica sviluppa asma e i 2/3 rinite allergica. Il comune denominatore tra queste condizioni è l’atopia, ossia la predisposizione a una risposta immune IgE-mediata a diversi stimoli ambientali.

Possibili fattori scatenanti:

Diagnosi

La diagnosi di dermatite atopica è clinica e si basa sulle caratteristiche anamnestiche, morfologiche e sulla distribuzione delle lesioni cutanee.  A volte è difficile distinguere la dermatite atopica da altre dermatosi (dermatite seborroica, dermatite da contatto, dermatite nummulare, psoriasi), sono d’aiuto l’anamnesi personale e/o familiare per atopia e la modalità di distribuzione delle lesioni.

Non esistono test di laboratorio specifici per la diagnosi di dermatite atopica. Tuttavia, i test per le allergie di tipo I (prick test, test intracutanei o misurazione dei livelli di IgE allergene-specifici e dei livelli di IgE totali) possono aiutare a confermare la diatesi atopica.

Clinica

E’ caratterizzata dalla presenza di chiazze eritematose che possono presentare vescicolazione nelle forme acute e ispessimento, xerosi e ragadizzazione nelle forme croniche. E’ caratterizzata da un prurito diffuso legato alla secchezza cutanea. Si può inoltre associare ad altre condizioni che devono essere distinte dalla dermatite atopica stessa: pitiriasi alba, cheratosi pilare, ittiosi volgare e dermografismo.

Può essere classificata in 3 sottotipi sulla base dell’età di insorgenza:
Dermatite atopica a insorgenza precoce:

– Infantile: (età<2 anni): è il tipo più comune di dermatite atopica che si manifesta durante i primi 6 mesi di vita nel 45% dei soggetti affetti, durante il primo anno di vita nel 60% dei soggetti e nell’85% prima dei 5 anni. Si sviluppa tipicamente con chiazze eritematose che possono presentare vescicolazione a livello delle guance (risparmiando la parte centrale del viso), cuoio capelluto, collo, tronco e superficie estensoria degli arti.

Dermatite Atopica su Bimbo
Dermatite Atopica su Bimbo

– Nel Bambino (2-12 anni) e nell’adolescente (12-18 anni): le lesioni sono meno essudanti e tendono a diventare lichenificate. Le classiche sedi interessate sono le pieghe antecubitali e il cavo popliteo. Sono spesso colpiti il viso in particolare le regioni peri-orifiziali, il collo, le mani, i polsi, le caviglie e i piedi. La xerosi cutanea diventa diffusa e importante.

– Dermatite atopica a insorgenza tardiva (>18 anni): gli adulti presentano spesso lesioni lichenificate in particolare localizzate alle pieghe. Il quadro clinico può frequentemente presentarsi con una dermatite cronica delle mani, del viso, con particolare coinvolgimento palpebrale, della regione retroauricolare, del collo e del torace.

Dermatite Atopica su Bimbo

– Dermatite atopica a insorgenza senile: (>60 anni): è caratterizzata da marcata e diffusa xerosi cutanea.

Complicazioni

– Infezioni batteriche: la dermatite atopica è associata a una minor produzione di peptidi antimicrobici e ad un alterato microbioma con una ridotta biodiversità e maggiore colonizzazione da parte dello Staphylococcus aureus. Circa l’80-90% dei pazienti sono portatori dello Staphylococcus e quindi a maggior rischio di impetiginizzazione.

– infezioni virali: circa il 20% dei pazienti con dermatite atopica può presentare l’eczema herpeticum, un’acuta infezione virale causata dall’herpes simplex virus. Si manifesta con vescicole confluenti in aree di dermatite attiva o recente, pur essendo possibile anche l’interessamento della cute sana. Dopo diversi giorni possono comparire febbre elevata e adenopatia. Occasionalmente, questa infezione può diventare sistemica. A volte è coinvolto l’occhio, causando una lesione corneale dolorosa. I pazienti atopici sono anche predisposti ad altre infezioni cutanee virali quali le comuni verruche e il mollusco contagioso.

infezioni funginee: una cute con un’alterata barriera cutanea può più facilmente essere colonizzata da alcuni gruppi di miceti, in particolare da lieviti (candidosi) e da dermatofiti (tinea).

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TERAPIA

Il trattamento della dermatite atopica è più efficace quando si affrontano
i processi fisiopatologici sottostanti attraverso un'adeguata cura della pelle.

E’ importante prevenire e ridurre le recidive prendendosi cura della propria pelle, utilizzando prodotti specifici per l’idratazione e la detersione. Può essere utile limitare la frequenza e la durata del lavaggio e del bagno, applicare creme idratanti (i prodotti contenenti ceramidi sono particolarmente utili), più volte al giorno, in particolare dopo i lavaggi per ridurre la perdita di acqua transepidermica.
Le variazioni dietetiche volte a eliminare l’esposizione agli alimenti allergenici generalmente non sono necessarie.

possono aiutare a lenire il prurito per via delle loro proprietà sedative, e favorire l’interruzione del circolo vizioso prurito-grattamento.

 
 

 

 

TOPICI sono il cardine della terapia al fine di controllare e spegnere l’infiammazione cutanea nelle fasi acute della malattia. Creme o unguenti applicate 2 volte al giorno sono efficaci nella maggior parte dei pazienti con patologia in forma lieve o moderata. I corticosteroidi devono essere interrotti una volta che l’infiammazione cutanea è controllata e non devono essere utilizzati per prevenire le recidive.
SISTEMICI in genere forniscono un miglioramento nel caso di una patologia più severa, ma l’uso a lungo termine deve essere evitato a causa dei loro effetti avversi.

Il tacrolimus e il pimecrolimus topici sono farmaci immunosoppressori, inibiscono infatti la produzione di citochine pro-infiammatorie da parte dei linfociti T. Possono essere utilizzati per la dermatite atopica da lieve a moderata con terapie a lungo termine al fine di evitare gli effetti avversi dei corticosteroidi.

E’ un anticorpo monoclonale completamente umano che inibisce le vie di segnalazione mediate da interleuchina-4 (IL-4) e interleuchina-13 (IL-13). IL-4 e IL-13 sono due citochine chiave e centrali dell’infiammazione di tipo T helper 2 e svolgono un ruolo fondamentale nella dermatite atopica, nell’asma e nella rinosinusite cronica con poliposi nasale. E’ disponibile per il trattamento della dermatite atopica da moderata a grave nei pazienti di età pari o superiore a 6 anni, la cui malattia non è adeguatamente controllata da altre terapie.

In cabina è utile per la dermatite atopica estesa, in particolare quando un’adeguata cura della pelle e trattamenti topici non riescono a controllare l’infiammazione.

Gli antibiotici antistafilococcici, sia topici (mupirocina, acido fusidico), sia orali, vengono utilizzati per trattare le superinfezioni batteriche della pelle. Lo Staphylococcus aureus è il batterio più comune che causa infezioni cutanee nei pazienti con dermatite atopica ed è spesso meticillino-resistente. La mupirocina nasale è raccomandata per i pazienti che sono portatori nasali di Staphylococcus aureus, una fonte potenziale di impetiginizzazione ricorrente.
L’eczema erpetico viene trattato con antivirali sistemici (aciclovir, valaciclovir)

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